Per mille motivi un condomino può ritrovarsi ad essere in ritardo sui pagamenti delle spese condominiali. Cosa succede a quel punto? Ci sono sanzioni o interessi da pagare? Chi copre le spese mancanti? Leggi di seguito per trovare tutte le risposte.
Cosa succede quando un condomino paga le spese in ritardo Quello che succede se un condomino paga in ritardo le spese condominiali dipende in realtà dai singoli regolamenti condominiali. Le motivazioni per il ritardo nel pagamento possono essere molteplici, da questioni ereditarie a difficoltà economiche. In questi casi occorre sapere cosa succede e chi copre le spese. Criteri di ripartizione delle spese condominiali In base a quali criteri si pagano le spese condominiali? Le spese condominiali si formulano anno per anno sulla base di un bilancio preventivo che include, appunto, tutte le voci di spesa. Solitamente si tratta, oltre all’onorario e alle spese di cancelleria dell’amministratore, di manutenzione delle parti comuni, luce e acqua per usi comuni, spese straordinarie eccetera. La somma di tali spese viene poi ripartita per i millesimi di proprietà di ciascun condomino, che in questo modo si trova una quota delle spese da pagare tanto maggiore quanto numerosi sono i millesimi, in un’unica soluzione o a rate, a seconda di quanto stabilito . Non ci sono motivi che esentano dal pagamento: tutti devono contribuire. Ma se per qualche motivo un condomino è in ritardo con i pagamenti, occorre correre ai ripari. Per la legge non ci sono penali o interessi legali da pagare per le spese condominiali pagate in ritardo, Tuttavia i singoli regolamenti condominiali potrebbero introdurre delle sanzioni. È quindi bene informarsi sull’impostazione del regolamento del proprio condominio in questo senso. Spese condominiali pagate in ritardo: cosa succede Quando un condomino è in ritardo con il pagamento delle spese condominiali, l’amministratore avvia una serie di azioni per recuperare le quote mancanti. Dall’iniziale sollecito di pagamento informale (tramite raccomandata in cui si “invita” il condomino moroso a saldare la quota entro 15 giorni), si può giungere ad una vera e propria lettera di diffida, in cui si comunicherà che non verranno dati ulteriori avvisi, alle vie legali per il recupero del credito, ovvero la richiesta di un decreto ingiuntivo del tribunale. Al persistere della situazioni si possono quindi applicare le eventuali sanzioni previste dal regolamento, che possono andare dalla sospensione dei servizi (qualora non si crei un danno agli altri condomini) al pagamento di more all’applicazione di interessi legali ad altro. Tali sanzioni vanno approvate in assemblea all’unanimità.Ritardo nel pagamento delle spese condominiali, il decreto ingiuntivo Se i solleciti “amichevoli” non bastano a recuperare le quote di spese condominiali, l’amministratore può indire le vie legali chiedendo al giudice un decreto ingiuntivo entro 180 giorni dalla chiusura del bilancio. Il provvedimento è esecutivo e non prevede possibilità di ricorso. Le alternative per il condomino moroso sono solo due: pagare il dovuto o cedere un bene di proprietà che copra le spese entro 40 giorni. In casi estremi si potrà avviare una procedura di pignoramento. Spese condominiali in ritardo: cosa dice la legge A regolare le modalità di pagamento delle spese condominiali ci sono gli articoli 1104 e 1123 del codice civile. C’è poi l’articolo 63 disp.att.c.c che dispone che “Chi subentra nei diritti di un condomino e' obbligato solidalmente con questo al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente. In altre parole, se un condomino non paga, gli altri condomini subentrano nel pagamento in maniera solidale. Chi paga le spese condominiali se un condomino non paga Se il condomino che non paga le spese condominiali è un inquilino, a subentrare nel pagamento sarà il proprietario della casa in affitto. Se invece è un proprietario, saranno gli altri condomini, come da articolo 63 disp.att.c.c , a dover subentrare al pagamento dividendosi la quota arretrata del condomino moroso in proporzione ai millesimi di proprietà. Va da sé che, nel momento in cui la somma arretrata viene recuperata dall’amministratore, questa verrà poi restituita agli altri condomini. Che cosa accade se il venditore non ha pagato le quote condominiali? In caso una persona acquisti un appartamento in condominio il cui precedente proprietario non ha saldato le spese condominiali, automaticamente subentra nel pagamento delle stesse per quanto riguarda l’anno precedente e l’anno in corso (ancora da articolo 63 disp.att.c.c). Per le spese precedenti la responsabilità è invece totalmente del precedente proprietario. Quanto tempo si ha per pagare le spese condominiali? Le spese condominiali si pagano entro le scadenze fissate dall’amministratore: possono essere mensili, annuali, o in più rate durante l’anno. In caso di morosità protratta oltre i sei mesi, e a seguito di eventuale decreto ingiuntivo, la somma va versata immediatamente, oppure va conferito un bene di proprietà a compensazione entro 40 giorni dal decreto stesso. Quanto tempo ha il condominio per recuperare le spese Se si tratta di spese ordinarie non pagate, il condominio può recuperarle entro cinque anni; nel caso di pagamenti straordinari il termine si allunga fino a dieci anni.